La lotta fra poveri..è mio e non si tocca: Beni culturali una storia tutta italiana

E come sempre succede.. un evento planetario che farà puntare riflettore  su tutta la nazione, e conoscere  una bellezza  un pò opaca del nostro Paese,può   creare la cosiddetta lotta fra poveri.
E' quello che sta avvenendo per l' Expo 2015 che si terrà a Milano. Se non fosse stato sufficiente la scoperta di tangenti, per far restare sconcertati gli investitori e i paesi che vi parteciperanno, ci pensano le polemiche sulle bellezze da esporre.





Casi che stanno riempiendo pagine di giornali e trasmissioni televisive. I primi furono i Bronzi di Riace ( che viste le dimensioni e la fragilità secondo alcuni potrebbero rovinarsi, e quindi meglio ammuffire dimenticati nel museo di Reggio, con scarsa affluenza di visitatori), per  poi passare ad alcune opere ( o meglio frammenti ) di Pompei, eh si  meglio tenerceli visto che non siamo in grado di trarne competitività ( ancora brucia lo smacco posto in essere dal British Museum che con alcuni piccoli pezzi è riuscita ad attrarre in 3 mesi 

250mila spettatori e guadagnare 11 mln di sterline. Ultimo in ordine di tempo il Caravaggio  che is trova a Napoli. 



C'è chi parla di scippo chi di furto. Non sono altre che beghe piccole piccolissime beghe,  stile don Camillo e Peppone. Non ci si rende conto di cosa potrebbe significare far conoscere quelle bellezze al Mondo intero. 
Invece di piangere strillare ed urlare  al Golpe non sarebbe più proficuo cercare di creare delle strategie per far veicolare fondi per il recupero il restauro di opere ormai diventate alloggi per i barboni? Dei percorsi turistici creati grazie a queste eccellenze che esposte potrebbero anche consentire di far conoscere realtà che altrimenti resterebbero nascoste?  Far conoscere il bello e far rivivere al Nostro paese quello splendore che tutti ci invidiano.
Troppo semplice, meglio farsi i dispetti, fare proclami, sembra essere tornati a qualche secolo fa. 

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