Prossimo impegno

L'Agricoltura Sociale: un nuovo modello di cooperazione 

19 giugno 2013
Palazzo dei Congressi P.le Kennedy 1 Roma
Ora inizio: 14,00
Ora fine: 18,00
Sala Conferenze p


La relazione tra uomo e natura può essere lo strumento cardine per la creazione di benessere e buona qualità della vita. Poter promuovere nuovi interventi riabilitativi ed educativi, oltre che interventi di integrazione sociale per le persone con disabilità psichiche e non solo, diventa un obiettivo sempre più pressante nell'attuale condizione sociale in cui versa il nostro Paese.  
L’Agricoltura Sociale (AS) si propone di integrare nell’agricoltura, pratiche utilizzate nella terapia e nella riabilitazione, mirando all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati al fine di stimolarne l’indipendenza economica e l’inclusione sociale. L’AS è un fenomeno emergente in tutta Europa con un notevole incremento numerico di aziende private che alla tradizionale attività produttiva stanno affiancando quella di riabilitazione e cura, generando servizi orientati al mercato del lavoro, e configurandosi come esperienze in grado di dare luogo a valori di assoluto rilievo e utilità dal punto di vista sociale. Le pratiche di AS coniugano infatti la capacità di generare benefici per fasce vulnerabili della popolazione con la produzione di beni pubblici legati alla vita della comunità e del territorio, allo stesso tempo offrendo servizi educativi e culturali di supporto alle famiglie e alle istituzioni. Molteplici sono le ricadute che l’AS ha sul sistema Paese, esse possono essere sociali, economiche, ambientali, sanitarie. Nell’ambito del convegno verranno affrontate tutte attraverso casi studio che hanno evidenziato come sia le  fasce deboli che il territorio ne possa trarre vantaggio. 
L’agricoltura è diventata, grazie alle prime forme di impresa etica, il luogo dove poter creare servizi di prossimità, attraverso cui promuovere azioni terapeutiche, educative, ricreative, culturali, di inclusione sociale. L’agricoltura sociale è nata inizialmente come bottom-up, grazie ad atteggiamenti che vanno dal basso verso l’alto. Questi atteggiamenti sociali di prossimità, unitamente agli attori sociali, consentono la nascita di strutture come gli agri-asili, gli agri-nidi, le fattorie didattiche al cui interno è possibile svolgere attività ludico-ricreative attraverso cui poter conoscere il processo di trasformazione e vendita dei prodotti agroalimentari

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